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L’Osteopatia non è destinata a pochi eletti
, ma serve a tutti coloro che soffrono di un qual si
voglia dolore o malessere.
Nata in America ha più di cento
anni ed alla base c’è un semplice principio
biomeccanico:
ciò che è mobile funziona correttamente.
Una controllata alla postura, il confronto con la storia
del paziente, notizie sulle sue malattie, interventi
chirurgici, traumi, choc emotivi e poi una minuziosa
analisi sui vari tessuti con movimenti quasi
impercettibili.
Il sintomo può essere un mal di testa, un dolore
sciaticale, una cattiva digestione, insonnia o una sinusite.
"Ora lo specialista adotta tecniche manuali
per ristabilire la biomeccanica del corpo”
spiega Marco Sartori titolare di Ri-Life “E’
il nostro lavoro principale risalire alla causa che
l’ha originato ed intervenire per dare il giusto
equilibrio all’organismo che, a quel punto, è
in grado di iniziare il suo individuale percorso di
guarigione”.
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Facciamo un esempio:
Un piccolo spostamento articolare
tra una vertebra ed una costa, anche per un banale
urto, può generare dolore durante la respirazione.
Per difendersi da questo, il corpo blocca il diaframma
così che il torace abbia poca escursione alleviandoci
dai dolori costali, ma creando poi un cattivo funzionamento
a tutto ciò che dipende da lui.
Quindi,
con il passare del tempo si presenteranno problemi
digestivi, gonfiori addominali, costipazioni intestinali
che si riflettono, ancor più in là,
con tensioni sul pavimento pelvico e bacino portando
a sciatiche, dolori alle ginocchia sino a dolori
ai piedi.
L’Osteopata non considera solo
la parte finale del problema ma indaga ed interviene
per ripristinare l’intero equilibrio della
persona. E gli unici strumenti sono le loro
mani.
Quindi, si spazia dalle articolazioni, al cranio, ai
visceri, alle fasce, ai muscoli ma i vari componenti
ed il loro rapporto reciproco sono sempre valutati insieme
o globalmente.
Non dimentichiamo che patologie come fratture, lesioni
strutturali, eccetera richiedono l’intervento
del chirurgo specializzato come primo approccio,
questo
è fuori discussione.
Il trattamento comprende in genere più sedute
(ma non molte), qualche volta anche una sola, ma sempre
sono previsti controlli a distanza.
In ogni caso, le
sedute non sono mai ravvicinate perché il processo
di “riorganizzazione” dell’organismo
prosegue in modo naturale anche dopo il trattamento.
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